Didattica

Embodied Music cognition

Premesse

Nell’ultimo ventennio sono state condotte numerose ricerche in ambito neuroscientifico, che avvalendosi di specifiche tecniche di monitoraggio, dopo un’attenta raccolta e analisi dei dati prodotti, hanno restituito una nuova visione dei processi sottesi alla creazione e alla fruizione della musica. Il dato più significativo, a mio avviso, è la centralità del corpo che si colloca secondo questa prospettiva come mediatore dei significati che attribuiamo alla musica stessa. Il corpo non è un semplice finalizzatore dell’esperienza musicale ma un “attore” principale che in sinergia con percezione e ambiente definiscono la nostra esperienza musicale. Più in generale le nostre esperienze umane sono il risultato di una continua negoziazione fra risposte mentali, comportamentali e motorie che si verificano contemporaneamente. In questo quadro teorico si sviluppa dal 2008 l’Embodied Music Cognition, i cui ricercatori con a capo Marc Leman hanno particolarmente influenzato il mio approccio alla composizione e all’uso della composizione nella didattica musicale.



Appunti e spunti

They will all go.
And only the background noise will remain,
which perhaps is the very essence of our Being.